Dicevamo della nostra propensione di italiani a usare le parole straniere come se non ne avessimo di nostre; oppure, pi� probabilmente, come se fossero migliori, pi� efficaci, e quindi necessarie. Dicevamo che ci� denuncia un sentimento di inferiorit�: chi si sente inferiore tende a imitare chi ritiene superiore, la lingua di maggior prestigio si impone.
I francesi, pi� orgogliosi, traducono tutto, forse esagerando in senso opposto; ma nemmeno nella lingua spagnola le parole straniere durano a lungo invariate, e vengono invece assorbite e adattate alla propria fonetica e scrittura: si chiamano allora �calchi linguistici�.
Restiamo all�ambito informatico.
Un classico esempio di parola che potremmo facilmente tradurre � il simpatico �mouse�. In francese si dice �souris�, in spagnolo �rat�n�; perch� non potremmo chiamarlo �topo�?
In fin dei conti � proprio quel che vuol dire, e Douglas Engelbart, che lo invent� nel 1967, non pensava di creare per lui un termine tecnico: nella conferenza dimostrativa con cui lo present� al mondo disse: �Io non so perch� l�abbiamo chamato topo. E� cominciato in quel modo e non l�abbiamo mai cambiato� (andate alla voce Mouse di Wikipedia, e seguite i collegamenti. Potrete assistere al filmato della dimostrazione).
Spesso le parole inglesi sono pi� brevi: � forse per questo che usiamo �link� al posto di �collegamento�? (Anche l�idea di collegamenti ipertestuali era prevista nel progetto del gruppo di Engelbart, ma ebbe il suo massimo sviluppo con l�invenzione delle pagine web nel 1992 da parte diTim Berners-Lee).
E� per lo stesso motivo, la brevit�, che diciamo �shift� al posto di �maiuscolo�? Eppure sulle nostre tastiere � scritto �MAIUSC�, no?, come pure nelle descrizioni delle combinazioni di tasti (CTRL+MAIUSC+�).
Chi scrive � costretto, durante i corsi, a destreggiarsi continuamente in mezzo a questa confusione, e capita spesso che dicendo �maiuscolo� si ottenga il �blocco maiuscolo�, che non � affatto la stessa cosa, non ottiene gli stessi risultati e crea una montagna di problemi. Lo stesso si dica di �CANC�, che qualcuno chiama �DEL� all�americana: ma non significa �cancella�, come �delete�?
Qualche volta, obtorto collo, tocca adeguarsi. Non solo con �link�, ma anche con �control� (ovviamente pronunciato male, c�ntrol, che fa pi� inglese), ma qualcuno simpaticamente legge la sigla CTRL come �citrullo�: divertente, no?
Tante volte le parole inglesi vengono storpiate: per esempio il programma per la creazione di database (s�, � inglese, dovremmo dire �basi di dati��) di casa Microsoft, Access, viene pronunciato come si scrive: �Access�. Ad essere corretti si dovrebbe dire �Acs�ss�, ma come si fa? Chi ci capisce?
Il fatto � che non sappiamo deciderci tra un adattamento alla nostra pronuncia e una imitazione maldestra di quella altrui. Gli ispanofoni non hanno dubbi: perch� copiare, insieme alle parole degli americani, anche i loro �difetti di pronuncia�?
Spesso sono i traduttori italiani della Microsoft a far perdere la pazienza agli amanti della lingua di Dante con le loro traduzioni balorde.
Prendiamo ad esempio Excel, il noto foglio di calcolo. Se andate al menu �Formato/celle��, nella scheda �numero� troverete la categoria �Generale�, dove si spiega che �non ha uno specifico formato ��. Ma il contrario di �specifico� in italiano, non � �generico�? �Generale� ha tutt�altro senso.
Ancora: i file creati con Excel sono detti in italiano �cartelle�, o, se va bene, �cartelle di lavoro�. Ma in Windows non ci sono gi� altre �cartelle�, di tutt�altro tipo, traduzione di �folders�?! Le �cartelle� di Excel in inglese sono �workbooks�, che sarebbe �quaderni di lavoro� o qualcosa di simile. E infatti questa � l�idea: quaderni, magari ad anelli, contenenti diversi fogli su cui fare calcoli. Eureka!, li chiameremo �quaderni a quadretti�!