Se navigate in Internet, vi siete certamente accorti che quando digitate un indirizzo del tipo �www. ecc.�, di sua iniziativa il programma vi aggiunge, all�inizio, i caratteri http://.
Che cos'� l'intruso? Be�, quello � semplicemente il �protocollo� per le pagine web.
�Protocollo�, che vi ricorda? Innanzitutto i �fogli protocollo�, quelli dei compiti in classe e delle carte bollate.
Poi l�etichetta, la formalit�: il protocollo che si infrange o si rispetta, a piacere (o dovere). Ancora, i trattati internazionali: il Protocollo di Kyoto sull�ambiente.
Sempre in ambito internazionale, i protocolli diplomatici, cio� le regole e i cerimoniali da seguire nelle relazioni, solo apparentemente mondane, tra Ambasciatori e Consoli (consorti incluse), o Nunzi (senza consorti).
Le origini sono antiche: �prot�kollon� era il primo foglio incollato nei rotoli dei papiri greci; nel medioevo �protocollum� erano le formule iniziali dei manoscritti, trascritte poi nei registri notarili, e nelle cancellerie (vedi immagini 1 e 2).
(Immagine tratta dal sito: Il restauro del mobile antico. Sotto la lettera B il "prot�kollon")
La burocrazia austriaca, tra �700 e �800, ne fece un sistema organizzatissimo, e non a caso il termine, nell�accezione di �accordo internazionale� fu forse usato per la prima volta nel Congresso di Vienna del 1814.
Oggi in tutti gli uffici pubblici i documenti in entrata o in uscita vengono �protocollati� e prendono perci� un �numero di protocollo� per la loro validazione temporale.
Protocolli sono anche, in alcune professioni, come quella medica, le regole di procedura da seguire nei diversi casi.
Ecco il senso dei protocolli in informatica: in una rete computer diversi si collegano e si trasmettono dati in mille modi; anche qui i protocolli fissano le regole, le convenzioni, le procedure della loro comunicazione, ai diversi livelli in cui si realizza. Nella finestra sottostante ne vediamo alcuni.
Tutte le comunicazioni tra computer (host) di una rete seguono una discreta quantit� di protocolli, per lo pi� all�insaputa (beata!) dell�utente.
Ne vediamo qui alcuni, con i quali pi� o meno vi sar� capitato di avere a che fare.
Tra tutti i protocolli della rete forse il pi� importante � il protocollo TCP/IP, ed � uno dei pochi con cui � facile avere a che fare quando si configura un computer per la rete.
(vedi immagine 3)
Come abbiamo visto, il protocollo IP gestisce gli indirizzi degli host, detti appunto �indirizzi IP�. Se siete in rete ne avete uno anche voi.
Un indirizzo IP � composto da quattro numeri da 0 a 255, separati da un punto, come ad esempio: 192.168.0.115. Ciascuno di essi identifica un livello della rete: l'ultimo gruppo rappresenta il singolo host (il proprio computer), gli altri, da destra a sinistra, livelli crescenti della rete.
Ci sono indirizzi pubblici e indirizzi privati: i privati sono quelli che le compagnie di provider internet hanno acquistato per ospitare i loro clienti. Quando si naviga in internet il provider ci assegna un IP (statico, cio� fisso, o dinamico, cio� temporaneo) tra quelli a sua disposizione.
Se invece ci troviamo in una rete aziendale o domestica, il nostro computer avr� ottenuto dall'amministratore della rete un IP pubblico, non visibile in internet; anche in questo caso potr� essere fisso o dinamico (assegnato dal server DHCP di cui sopra). L'esempio di IP sopra riportato � un possibile indirizzo pubblico.
Se siamo all'interno di una rete privata e vogliamo uscire in internet dobbiamo passare per una serie di dispositivi: il nostro pc far� richiesta al server della rete (server proxy), oppure passer� per un gateway (un "cancello"), e il proxy o il gateway andranno in internet col loro indirizzo IP (privato) per vostro conto.
Come scoprire il proprio IP? In Windows XP partite da Start, poi cliccate si Esegui�; digitate �cmd� (senza virgolette) e nella schermata nera il comando �ipconfig�. Vedrete l�indirizzo IP assegnatovi dal provider, o quello che avete nella vostra rete locale. In Windows 95/98/Me da Esegui� digitate �winipcfg�. Fatto.
(vedi immagine 4)